Gli enti associative, come le A.S.D., le Onlus, gli Enti non commerciali, le associazioni culturali, possono per svariate situazioni legate all’attività svolta, trovarsi indebitate anche pesantemente, con l’unica apparente alternativa della gestione singola di ogni controversia con ciascun creditore.

A  tutti questi soggetti può essere di aiuto la legge 3/2012, poiché valutando globalmente tutto il passivo prodotto dalla gestione, permette ai soggetti che hanno agito in nome e per conto dell’Ente no profit di liberarsi dal debito, attraverso un “piano di risanamento” sostenibile ed equo nei confronti di  tutti creditori.

Pur non svolgendo attività commerciali gli enti associativi possono avere gestioni deficitarie, generate tanto dalla mancanza di adeguate coperture per le spese correnti, quanto da eventi imprevisti che riducono drasticamente il flusso delle entrate.

Il fatto di essere enti con finalità non lucrative non “protegge” dall’indebitamento, ma anche in tali situazioni è possibile una soluzione “concordata”.